Creare una HOLDING é facile...
Una LTD inglese con il solo codice fiscale puo possedere le quote di una SRL Italiana...
Con un costo di circa 3000 Euro la Holding é fatta!
Una holding company, in Italia conosciuta semplicemente come “holding”, è una società finanziaria che detiene partecipazioni o quote di altre società controllate sulle quali esercita un’attività direttiva e di gestione del capitale.
La struttura che si viene a creare con la costituzione di una holding è quella di una piramide al cui vertice è posta la società madre o capogruppo (chiamata anche parent) e al di sotto di essa si trovano le società figlie o controllate (subsidiary).
Per differenziare le varie tipologie di holding, è utile innanzitutto distinguere tra due modelli:
- Le holding pure o finanziarie: sono holding che hanno come unica funzione il coordinamento tecnico-finanziario delle società controllate e non svolgono alcuna attività di produzione o di scambio di beni e/o servizi.
- Le holding impure o miste (dette anche operative): società holding che, insieme all’attività di gestione finanziaria, portano avanti attività industriali o commerciali.
Esistono inoltre:
- Le investment holding, vale a dire holding che acquisiscono partecipazioni allo scopo di ottenere dividendi e capital gains, senza però dover controllare e gestire il capitale delle società figlie.
- Le holding gestorie o settoriali, che possono avere sia natura finanziaria sia natura operativa, e che riuniscono società con business strategicamente interdipendenti (ad esempio quelle operano in settori complementari) al fine di gestirle in modo sinergico.
- Le subholding, tipicamente di natura finanziaria, che si interpongono tra una società capogruppo e le varie società figlie operanti nello stesso settore. Nei gruppi più grandi non è raro che l’attività della holding venga esercitata tramite una o più subholding.
- Le holding di famiglia, holding i cui soci sono membri della stessa famiglia o ramo familiare. Il controllo societario si concentra nelle mani del fondatore (o dei fondatori), il quale conferisce alla holding le proprie quote o azioni detenute nelle società operative subsidiary, che possono quindi essere gestite in modo unitario e accentrato. Questa tipologia di holding è particolarmente importante in Italia, dove è in assoluto la più diffusa. Il tessuto economico e produttivo italiano è infatti in gran parte costituito da imprese a guida familiare, e moltissime di queste sono di piccola o media dimensione (le cosiddette PMI). La costituzione di una holding di famiglia risulta essere una valida soluzione al sempre più attuale problema del passaggio generazionale. I vantaggi risiedono soprattutto nella possibilità di gestire il passaggio riducendo al minimo le conflittualità familiari, che sono spesso causa di rallentamenti – se non addirittura di paralisi – dell’attività. Pianificare il trasferimento di capitale e responsabilità gestionale di un’azienda attraverso lo strumento della holding consente ad esempio di separare gli interessi di quanti – tra gli eredi – siano realmente interessati e pronti ad affrontare una gestione attiva dell’impresa, da quelli di chi guarda ai soli redditi derivanti dalla detenzione di quote o azioni, ma non è in grado o non vuole partecipare alle scelte di amministrazione.
Perché una holding? Utilità e benefici
Creare una holding può far realizzare alcuni importanti obiettivi, che in particolare riguardano:
- 1. lo sviluppo e la diversificazione del business
- 2. l’apertura a soggetti terzi
- 3. la tutela del patrimonio aziendale
- 4. la risposta a necessità di ordine produttivo e commerciale
- 5. la risposta a necessità di ordine finanziario
- 6. l’ottimizzazione fiscale
- 7. la pianificazione del passaggio generazionale
1 - Sviluppo e diversificazione del business
Attraverso la costituzione di una holding, un imprenditore ha la possibilità di allargare il proprio business, estendendone le attività anche in settori complementari o vicini. Ciò è utile soprattutto in un momento storico, come questo, caratterizzato dal susseguirsi di grandi cambiamenti all’interno dei sistemi economici e produttivi e dall’espandersi sempre più rapido dei mercati.
La nascita di una holding può essere connessa, inoltre, all’opportunità di partecipare finanziariamente alle prime fasi di sviluppo di start-up promettenti, acquisendone azioni o quote che verranno poi cedute, solo in un secondo momento – cioè una volta che suddette start-up avranno raggiunto il successo – a realtà di dimensione maggiore o con maggiori risorse.
2 - Tutela del patrimonio aziendale
Una delle principali ragioni per le quali si pensa alla costituzione di una holding è quella di proteggere il patrimonio aziendale, mettendolo al riparo dalle aggressioni di eventuali creditori e in generale preservandolo da vicende personali, familiari, successorie e fiscali.
Gli strumenti di protezione patrimoniale a disposizione di un’impresa italiana sono molti (il fondo patrimoniale, il trust, il patto di famiglia, gli atti o vincoli di destinazione, la polizza assicurativa e altri). La holding, tuttavia, non solo consente di tutelare il patrimonio da creditori terzi, dalle banche o dal fisco, bensì permette anche di amministrarlo e gestirlo in modo efficiente.
Di particolare rilievo è, in questo senso, la cosiddetta holding di famiglia, molto presente in Italia. Essa è utile non solo come forma di salvaguardia del patrimonio dell’impresa-famiglia, ma anche come strumento di pianificazione del passaggio generazionale e di neutralizzazione dei conflitti familiari.
3 - Gestione del passaggio generazionale
Come visto al punto precedente, creare una holding può essere la soluzione al problema del passaggio generazionale, vale a dire quel processo al termine del quale il capitale e la gestione di un’impresa vengono trasferiti dai fondatori ai successori con il fine di garantire la continuità dell’impresa stessa.
Talvolta questo processo risulta particolarmente difficile, soprattutto quando non era stato precedentemente pianificato o quando non tutti gli eredi hanno attitudini e capacità imprenditoriali. Una holding consente invece di frazionare l’impresa di famiglia in diverse e specifiche attività, distribuendo ruoli e responsabilità compatibilmente con le inclinazioni personali di ogni erede. Ad esempio si può destinare ad un figlio la gestione di una società produttiva e a un altro quella di una società commerciale, o ancora si possono coinvolgere solo alcuni figli nell’attività operativa, compensando gli altri con la detenzione di quote (senza quindi dotarli di alcun ruolo direttivo). In questo modo, la strategia del gruppo continuerebbe comunque ad essere gestita in modo unitario e coerente, poiché la governance rimarrebbe in capo alla holding.
4 - Necessità di ordine produttivo e commerciale
Nel caso – per la verità molto frequente – in cui una sola famiglia sia proprietaria di più società che, pur non operando nello stesso settore, risultano ugualmente complementari e interconnesse, può essere conveniente creare una holding in grado di indirizzarle verso una politica comune.
Attraverso la cessione del controllo delle diverse società operative alla holding è infatti possibile razionalizzarne la gestione e determinare una strategia unitaria per l’intero gruppo, mantenendone accentrata la proprietà.
Se le società in esame dovessero essere numerose e le attività coinvolte particolarmente diversificate, è comunque possibile utilizzare delle subholding di settore, guidate da soggetti specializzati nello specifico campo d’interesse. La società capogruppo avrà la responsabilità di coordinare le altre dettando loro un indirizzo comune, mentre le società figlie si occuperanno della gestione operativa.
I principali vantaggi fiscali derivanti dalla costituzione di una holding sono:
- La possibilità di usufruire del regime della Participation Exemption (PEX)
- L’utilizzo del consolidato fiscale o dell’Iva di gruppo
- La possibilità di utilizzare i finanziamenti infragruppo
- Lo sfruttamento della tassazione agevolata sui dividendi
- Abbiamo già visto come la creazione di una holding rappresenti una delle migliori strategie di pianificazione fiscale per semplicità ed efficacia.
- L’aliquota IRES per le società di capitali è fissata di norma al 24%, ma è possibile optare – rispettando alcune condizioni richieste per legge – per il regime della trasparenza fiscale.
- Il sistema della trasparenza fiscale, disciplinato agli artt. 115 e 116 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, prevede che il reddito di una società sia tassato imputando gli utili o le perdite generate dalla società direttamente in capo ai soci, ognuno dei quali ne risponde in proporzione alla quota che possiede.
- Mentre nel regime ordinario è tassata la società che ha prodotto il reddito, in questo caso il reddito è attribuito ai singoli soci. L’opzione della trasparenza fiscale può essere molto conveniente quando i soci hanno posizioni fiscali favorevoli – ad esempio se possono usufruire di spese detraibili e crediti d’imposta personali – e se il risultato che ne consegue è quello di un risparmio sulle imposte dovute.
- Più alto sarà il reddito imponibile della società, minore diverrà la convenienza del regime della trasparenza. Infatti, l’IRES delle società è proporzionale al reddito, mentre la distribuzione del reddito tra i soci comporta una tassazione individuale con un’aliquota IRPEF mediamente più bassa. Allo stesso modo è sconsigliabile aderire alla trasparenza fiscale quando i soci non sono numerosi o hanno altri redditi rilevanti.
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